sarà sempre di più il paradigma di una nuova civiltà. Nonostante quel che ne dica il Presidente della V Repubblica francese, Emmanuel Macron, non esiste alcun diritto alla blasfemia perché, quandanche fosse previsto dalla legge positiva, sarebbe un non diritto. Oggetto di una situazione giuridica soggettiva, infatti, dovrebbe essere ciò che è bene e buono per la persona, o meglio quanto le permette di conseguire il fine della sua natura. L'uomo può certamente bestemmiare o assumere atteggiamenti blasfemi, ma tutto questo non é una conquista di libertà e non esprime alcuna grandezza.
Semmai, al contrario, dimostra la superiorità di Dio che, creando l'uomo libero, accetta il rischio della sua libertà. Non sta a noi giudicare nel caso concreto le persone (solo Dio puó farlo), ma chi é credente non può esimersi dal dare un giudizio critico sul fatto in sé.
Autori (*)
Matteo Pio Impagnatiello (Unidolomiti)
Daniele Trabucco (Costituzionalista)